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"Il Secondo Rapporto Agromafie e Caporalato", a cura dell'Osservatorio Placido Rizzotto, rappresenta un nuovo contributo della Flai Cgil all'analisi del fenomeno del lavoro nero, del sommerso in agricoltura e, più in generale, di tutti i fenomeni d'illegalità presenti nel nostro settore. Da una rinnovata geografia delle mappe dello sfruttamento, che avevamo già tracciato nel 2012, si è partiti per analizzare il fenomeno anche alla luce degli effetti dell'applicazione dell'articolo 603bis del Codice penale (che ascrive il caporalato quale reato penale) e di una diversa attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni rispetto alla piaga del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura. Il Rapporto, che già nella passata edizione è stato strumento utilissimo di lavoro ed intervento, non soltanto per noi, ma soprattutto per soggetti a noi esterni, in questa edizione si arricchisce nella sua fotografia dell'Italia dello sfruttamento. Infatti, passiamo da 14 a 18 mappe regionali dettagliate, con epicentri di sfruttamento e flussi migratori transnazionali e interregionali. Un'altra novità sono i tre casi di studio, uno al Nord (Piemonte), uno al Centro (Lazio) e uno al Sud (Puglia): tre focus di approfondimento in cui trovano spazio storie "in presa diretta", buone e cattive pratiche e l'interazione della Flai Cgil con il mondo dell'associazionismo che, nei diversi territori, ha condiviso con il sindacato pezzi importanti di strada.