Tab Article
Ultimo lavoro dello storico Lucian Boia, questo volume svolge un'analisi del ruolo capitale che ha avuto e che certamente, secondo l'autore, continua ad avere l'Occidente, in prima istanza soprattutto europeo ma anche traslato oltreoceano, negli Stati Uniti. Nella successione dei capitoli che compongono il volume, Lucian Boia tiene le redini di un discorso molto ampio, ripercorrendo secoli di storia europea e universale, nel tentativo di rispondere al quesito basilare: l'Occidente ha perso o no il ruolo di motore del mondo? Quali saranno in futuro i rapporti e gli equilibri tra le potenze mondiali, ora che il miracolo occidentale è finito come fase storica? Il punto di partenza dell'autore è l'osservazione di un semplice dato di fatto: il futuro rimane imprevedibile, non solo in quanto tale, ma soprattutto perché viviamo in un'epoca di grandi cambiamenti, affascinante o sconcertante in base alla percezione e al grado di adattabilità di ciascun individuo. Una storia si conclude e un'altra prende forma. Non è la fine del mondo, ma qualcosa che in un certo modo le assomiglia: è la fine di un mondo quella che Boia ci racconta attraverso i successi e le cadute, gli eccessi e le evoluzioni che, nel bene e nel male, hanno reso l'Occidente un nucleo centrale della storia dell'uomo.