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Dopo la vittoria del centro destra nel 2008 l'Italia per molto tempo è sembrata attonita, quasi avesse smarrito la capacità di reagire. Recentemente però, con importanti iniziative. Quella dei precari, in particolare della scuola; quella del 13 febbraio 2011, organizzata da un comitato di donne con lo slogan "Se non ora quando"; quelle dei metalmeccanici della FIOM e lo sciopero generale della CGIL, si è fatto avanti un rinnovato protagonismo dell'opinione pubblica dopo quello che è sembrato un lungo letargo. L'esito dei referendum abrogativi sul nucleare, sull'acqua e sul legittimo impedimento ha poi confermato che qualcosa si è mosso nel profondo del paese, che ha ripreso gusto alla partecipazione attiva e ha reso possibile un risultato straordinario, da cui oggi si può ripartire con nuova fiducia ma anche con la consapevolezza che dalla vittoria nei referendum alla costruzione di un'alternativa politica alla destra ce ne corre. Alfiero Grandi sottolinea l'urgenza del cambiamento politico, prima che i guasti crescenti in cui si è fatto precipitare il paese si facciano irreparabili, e manifesta un esplicito atto di fiducia verso il centro sinistra, tutto, che vuole spingere ad avere coraggio ed aiutare a muoversi e a scegliere. Prefazione di Anna Finocchiaro.