Tab Article
Fra gli studiosi di sociologia politica vi è stato a lungo e tuttora permane, seppure con assai minor forza che in passato, il convincimento secondo cui fra collocazione di classe e comportamento elettorale vi sarebbe un nesso quasi naturale, mediato dall'appartenenza a un comune milieu socio-culturale. Su un ideale continuum fra destra e sinistra, si collocherebbero nel primo campo i ceti medio-alti dell'imprenditoria e del lavoro autonomo, e nel secondo operai e vasti settori del lavoro dipendente. Alcuni studi comparati più recenti rivelerebbero invece una erosione progressiva di questo nesso, dovuto al carattere sempre più complesso della stratificazione sociale e al modo con cui i partiti politici se ne sono fatti nel tempo interpreti. L'ipotesi più diffusa è che settori sempre più ampi del lavoro dipendente si spostino, in Occidente, verso i partiti neo-populisti del centro-destra. Occorre chiedersi se, ed eventualmente in che modo, tale ipotesi trovi riscontri anche in Italia. Quelle elezioni politiche avrebbero infatti registrato un relativo successo, fra gli operai e i dipendenti pubblici, della coalizione di centrosinistra. In questo volume sono contenuti i risultati di alcune indagini recenti compiute in Italia su questi temi (Ires; Istituto Cattaneo; Swg), presentati e discussi in occasione di un seminario organizzato dall'Ires nel marzo 2007.