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Il Centro di studi e iniziative per la Riforma dello Stato, luogo fondamentale di elaborazione politica e culturale della sinistra italiana, è stato un prezioso laboratorio di studi, iniziative, ricerche, interventi, analisi e proposte. Le carte d'archivio, recuperate, sistemate e messe a disposizione degli studiosi, sono una fonte preziosa per approfondire l'indagine sul ruolo degli intellettuali e degli istituti culturali e sul loro rapporto con il PCI. Oggi, di fronte a una crisi del sistema politico che sembra segnare anche la scomparsa di ogni cultura politica, è importante tenere viva la tradizione e la memoria di questi luoghi di ricerca e di elaborazione, di riconoscimento e di appartenenza. Ricostruire la storia del CRS - a partire dalla sua fondazione nel 1972, ad opera di Umberto Terracini, fino alla lunga presidenza di Pietro Ingrao, terminata nel 1993 - significa dunque riproporre il tema cruciale del rapporto tra cultura e politica. Questa storia, ricostruita attraverso l'analisi di Cotturri, i ricordi di Ingrao e le carte dell'archivio, ripercorre l'ultimo trentennio della vicenda italiana fino alla fase della transizione tra la prima e la seconda Repubblica, intrecciando il difficile percorso di ricerca di autonomia del CRS con le rapide trasformazioni avvenute sulla scena nazionale e internazionale.