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Il 17 luglio 1960 muoiono sotto i colpi della polizia cinque cittadini di Reggio Emilia che stavano prendendo parte ad una manifestazione di protesta contro il Governo Tambroni, retto dai voti del Movimento sociale italiano, formazione neofascista. Nei mesi precedenti, violenti scontri avevano segnato le piazze di molte città d'Italia, da Nord a Sud. Da Genova a Palermo, scioperi e manifestazioni con altri morti e feriti. Si arriva a Reggio Emilia al culmine di una stagione repressiva senza uguali. La città è presidiata, ai cittadini viene impedito di manifestare. In questo clima si svolge questa storia di quartiere, fra ragazzi "ribelli", nell'inevitabile scontro generazionale, in una Reggio ancora profondamente agricola. La modernità avanza e, all'impegno politico, si accompagnano le Vespa e il mito della Giulietta, il festival di Sanremo e le balere per ritrovarsi. Tutto a scandire una quotidianità che nasce da profonde radici e si proietta fino a noi. Nel volume una dettagliata cronologia degli avvenimenti curata da Fabrizio Loreto.