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Paola De Pietri ha scelto il bianco e nero per ritrarre persone, nuove edificazioni e infrastrutture e indagare la relazione tra i luoghi del quotidiano distrutti, i nuovi spazi d'intimità da costruire negli insediamenti temporanei e le persone che li abitano. «Le immagini sono state realizzate nella regione Marche nelle vallate del Tronto, del Chienti e nelle zone limitrofe, tra ottobre 2017 - un anno dopo il sisma - e maggio 2018. Qui la distruzione apportata dal terremoto e gli interventi urbanistici ai quali si è ricorso per costruire le nuove piccole abitazioni provvisorie hanno segnato e segnano una grande trasformazione degli spazi, delle cose e della vita delle persone, con la conseguente perdita di punti di riferimento e di intimità. "Ho fotografato le case spaccate, gli oggetti ritrovati oggi censiti e catalogati nei depositi, i cantieri per la costruzione delle nuove abitazioni temporanee; li ho pensati soprattutto come spazi famigliari e intimi frantumati e non ancora ricostituiti."