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Dall'antica Grecia al nazismo, da Bruto a Mata Hari: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ingrati, ambiziosi, voltagabbana, opportunisti, ma anche scaltri, intelligenti e in alcuni casi addirittura eroici. L'infamante etichetta di traditore è stata affibbiata nei secoli a una miriade di personaggi, spesso diversissimi l'uno dall'altro, accusati di aver rinnegato la propria comunità, cospirato contro la patria, voltato le spalle alla famiglia o "pugnalato" un proprio benefattore. Che siano viscidi calcolatori o idealisti dall'animo puro, i grandi traditori sono protagonisti assoluti della storia e le loro biografie rappresentano un mix micidiale di passioni, complotti, illusioni e tragedie degne dei migliori romanzi. Non a caso, figure simili popolano la letteratura e l'arte, dalle immortali opere di Shakespeare ai moderni kolossal hollywoodiani. Questo libro prende in esame le figure "traditrici" che, per importanza storica o perché parte di narrazioni mitiche fondative, hanno più di tutte segnato il nostro immaginario. In famiglia, in guerra, in amore: chiunque può essere tradito Tra i traditori presenti nel libro: Giuda Iscariota, Elena di Troia, Alcibiade, Coriolano, Bruto, Cassio e i cesaricidi, Arminio, Riccardo III, Cesare Borgia, La Malinche, Guy Fawkes, Charles-Maurice de Talleyrand, Vidkun Quisling, Tokyo Rose, Mata Hari, Galeazzo Ciano, Claus Schenk von Stauffenberg, Ethel e Julius Rosenberg, Tommaso Buscetta.