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È grazie ad Aldo Manuzio se l'esule Machiavelli può leggere Dante e Petrarca. Nel 1501, con Virgilio, viene inaugurata, la produzione dei "libretti da mano" fino ad allora dedicato a testi di devozione. La Casa editrice Olschki ha deciso di riproporre il facsimile dell'edizione 1502 della Divina Commedia (chiamata nell'esemplare Le terze rime di Dante), basandosi sull'esemplare conservato presso la Biblioteca Classense che nel 1905 lo acquistò da Leo S. Olschki, insieme al resto della raccolta di Leo: allora sicuramente il repertorio più completo relativo all'opera di Dante.