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C'è stata una mitologia del Rinascimento che ha fatto di quell'epoca un periodo, integro e solare, tutto proteso allo sviluppo razionale dell'uomo. Negli ultimi decenni la rilettura del Rinascimento si è soffermata sulla sua complessità, sui chiaroscuri, sulle sfumature che l'indagine storico-filosofica ha sempre più delineato. Muovendo da autori emblematici del periodo, Machiavelli, Guicciardini, Campanella, altamente rappresentativi della cultura innovativa del periodo, Laura Carotti ne approfondisce l'analisi ponendo in primo piano aspetti meno frequentati. Di Machiavelli, per esempio, si sottolinea l'incidenza delle tematiche astrologiche e il loro intreccio con i temi fondamentali del libero arbitrio, della memoria collettiva, dell'eternità del mondo e dell'avvicendarsi delle civiltà. Di Francesco e Luigi Guicciardini, valorizzando documenti fino ad oggi trascurati, si evidenziano le argomentazioni astrologiche e profetiche. Di Tommaso Campanella si mette in luce la linea dell'indagine matematica che può aprire inedite vie di ricerca nell'ambito della scienza del Rinascimento. Ci si muove lungo un arco temporale di due secoli seguendo i rivoli di una complessa e feconda creatività che ha ancora molto da dire.