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Alessandro Bonsanti e Carlo Emilio Gadda erano legati da una profonda amicizia che a partire dal 1930 si tradusse anche in un fitto scambio epistolare, di cui rimangono oltre 300 lettere in gran parte finora inedite. Il documento di un sodalizio tra i più significativi del Novecento letterario italiano, di una frequentazioen che attraversa le difficoltà della vita quotidiana e le tragedie della storia, in un'Italia che dai tetri anni del fascismo si evolve verso una faticosa e frastornante modernità. Con la capacità che appartiene solo ai carteggi di svelare retroscena e mostrare la realtà con scorci inconsueti, da queste pagine emergono l'intimo percorso biografico e letterario-editoriale di Gadda e il ruolo fondamentale svolto da Bonsanti nel sostenerlo e nel sollecitarlo a scrivere, consentendo una lettura dei due intellettuali a cui la critica non può portare e fino a oggi sconosicuta.