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Considerate a lungo una prova 'minore' dell'attività compositiva di Sigismondo D'India, anche per il giudizio sostanzialmente negativo di Federico Mompellio, le villanelle del musicista 'palermitano' sono state finora solo occasionalmente studiate ed edite, più frequentemente eseguite ed incise. L'edizione completa e lo studio introduttivo di Concetta Assenza consentono finalmente di apprezzare l'interesse storiografico e la qualità musicale delle due raccolte, pubblicate a Napoli e a Venezia nella fase iniziale della pluridecennale operosità di uno dei più grandi contemporanei di Claudio Monteverdi.