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Il mantovano Paride Ceresara (1466-1532) è, per usare un'espressione di Dionisotti, una di quelle "ombre suggestive e di remota selva" nelle quali s'imbatte chi s'avventuri nei territori, ancora non completamente esplorati, della poesia in volgare quattro-cinquecentesca dell'Italia padana. Delle "Rime", recentemente ritrovate, di questo aristocratico colto ed eclettico, esemplare rappresentante della più alta e raffinata cultura cortigiana tra Quattro e Cinquecento, il volume presenta un'accurata edizione critica e commentata.