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Nel corso del XX secolo, l'immaginario umano si è arricchito di due nuovi universi e di un enorme bagaglio di immagini. Il primo è il mondo dell'infinitamente grande, abitato da stelle, galassie, nebulose e altri oggetti meravigliosi, che ormai noi tutti conosciamo come risultato delle missioni spaziali e di telescopi sempre più potenti. Il secondo universo è altrettanto importante e affascinante: si tratta del mondo dell'infinitamente piccolo, svelato ai nostri occhi da strumenti come il microscopio elettronico. Balzato agli onori delle cronache con il soprannome "nanomondo", esso rappresenta un intero universo le cui dimensioni sono dell'ordine del nanometro, ossia del miliardesimo di metro. Kenneth S. Deffeyes racconta questo mondo invisibile in un libro affascinante, in cui le storie si susseguono con brio. Il nanomondo non soltanto non è visibile a occhio nudo ma non è catturabile con una foto diretta nemmeno tramite gli strumenti più sofisticati. Stephen E. Deffeyes è riuscito magistralmente nell'intento di trasformare i dati "invisibili" in figure esteticamente belle e allo stesso tempo estremamente utili per la comprensione dei fenomeni trattati.