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Il bilancio del "secolo breve" si rivela più complesso di come apparve all'indomani della caduta del Muro. L'insorgenza di nazionalismi, l'esplosione di conflitti etnici, la guerra del Kossovo sono i segni inquietanti di una storia dell'Occidente tutt'altro che finita. La società globale rappresenta il compimento del progetto moderno della neutralizzazione della politica attraverso la "singolarizzazione" e lo "sradicamento" degli individui. Il controllo delle informazioni ad opera delle élites trans-nazionali produce, altresì, una vera e propria colonizzazione dell'immaginario. Il ritorno della politica potrà perciò avvenire solo quando la globalizzazione avrà disegnato una nuova gerarchia di poteri.