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Berlino, 1914. L'Europa marcia verso la guerra e la città è un tripudio di fervore nazionalista. Albert Einstein è uno dei pochi a comprendere che si prepara una carneficina, ma è sempre più isolato, sia politicamente che scientificamente: la sua rivoluzionaria visione dell'Universo viene accolta con scetticismo e la teoria che sta elaborando presenta difficoltà matematiche quasi insormontabili. Per dimostrare la validità della sua intuizione avrebbe bisogno di prove concrete, ma l'unica persona in grado di fornirgliele si ritrova coinvolta nello scoppio delle ostilità e rischia l'esecuzione. All'insaputa di Einstein, infatti, nel fango delle trincee del fronte occidentale arranca un religioso belga di nome Georges Lemaître che possiede il talento matematico necessario per aiutarlo a condurre la sua teoria verso una conclusione trionfante. Al termine della guerra, quando Einstein pubblica la sua teoria della relatività e assurge agli onori della scienza mondiale, Lemaître solleva la sconcertante ipotesi che la matematica della relatività celi un inizio dello spazio e del tempo, un momento in cui l'universo ha visto la luce, un giorno senza ieri. Terzo volume della trilogia "L'oscuro labirinto del cielo".