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Sino ad oggi frasi come "quando c'è la salute c'è tutto" o "basta la salute" erano poco più che rituali d'augurio tra la speranza e la preghiera. Non è più così. In una società che invecchia, la crescita della domanda di salute, inutile negarlo, costituisce un mercato e un importante incentivo agli investimenti da parte dell'industria di settore che ha ben compreso le esigenze di cambiamento. Diverse innovazioni, nate nei laboratori e nei centri di ricerca di tutto il mondo negli ultimi dieci anni, sono ormai arrivate sul mercato globale e stanno letteralmente rivoluzionando la medicina. Nel prossimo futuro arriveranno anticorpi monoclonali e terapie geniche sempre più evolute, avanzate, selettive e personalizzate. Eppure dobbiamo continuare ad affrontare epidemie dilaganti, solo in chiave moderna e prevalentemente legate a stili di vita scorretti. Le malattie croniche non trasmissibili, ma anche la depressione o le demenze, condividono alcuni fattori di rischio e strategie comuni possono essere utilizzate per la loro gestione. Fuori dal concetto di medicina "a silos", interventi di prevenzione basati sugli stili di vita possono generare un miglioramento delle condizioni generali di salute e, come conseguenza, dei costi secondo un approccio olistico di valore associato non alla singola prestazione, bensì al concetto di salute. Tuttavia, affinché tali strategie siano efficaci, è fondamentale attuare dei profondi cambiamenti del sistema sanitario e della cultura e competenza dei suoi operatori. Allo stesso tempo, è necessario promuovere un processo di empowerment dei cittadini in modo da rendere possibile un nuovo patto sociale tra le diverse generazioni per la "costruzione della salute" e per migliorare l'ambiente in cui viviamo. Questo libro ci aiuta a capire come farlo e perché ne valga la pena.