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Una delle grandi sfide dell'arte figurativa è rappresentare l'invisibile. Se infatti si può raccontare l'invisibile - e la letteratura ne offre molti straordinari esempi -, appare quasi impossibile rappresentarlo in forma visibile, così com'è richiesto a una forma d'arte quale la scultura o la pittura. In questo senso il vento, che fa la sua comparsa come soffio dello Spirito sin dal racconto della creazione dell'universo, ed è protagonista di scene drammatiche e memorabili lungo tutta la storia della letteratura, lancia una sfida allo statuto dell'arte in generale e della pittura in particolare, ponendo il lettore di fronte alla domanda: "Come rappresentare l'invisibile?". Il volume di Alessandro Nova, già docente a Francoforte e attuale condirettore del Kunsthistorische Institut di Firenze, non si limita a una lettura dell'iconografia del vento in chiave storica ma apre una prospettiva di indagine assolutamente nuova e originale sull'arte contemporanea, offrendo spunti molteplici di riflessione intorno a questa problematica che rimane tra le più intriganti della storia dell'arte.