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In un mondo di guerra come il nostro, diviso, attanagliato dall'odio, ci ripete spesso Papa Francesco, noi dobbiamo rispondere con l'amore, con la vicinanza, con la solidarietà, con l'amicizia, col perdono, con la fraternità. Quando c'è la fraternità si apre per tutti un futuro di speranza. Ed in questo anno giubilare della misericordia il richiamo appare pressante e più che mai opportuno e necessario. Nel cuore siamo noi a ricevere misericordia, comprensione e perdono da Gesù, con le mani siamo noi a portarla ai fratelli con la pratica delle opere di misericordia corporali e spirituali.