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Un invito entusiastico e chiarificante al cristiano, e soprattutto ai giovani, ad immergersi nella storia, sia nella Chiesa che nella società, mai fuggire da essa: è questa l'eredità che papa Francesco ha raccolto con coraggio, senza timore, nella consapevolezza che "dal cuore del Vangelo riconosciamo l'intima connessione tra evangelizzazione e promozione umana, che deve necessariamente esprimersi e svilupparsi in tutta l'azione evangelizzatrice". Questo è il filo conduttore che deve spingere l'uomo contemporaneo ad agire senza paura facendo un cammino di amore per la Chiesa e di servizio per la società. Come dice l'autore nella presentazione, a molti parlare di coraggio della modernità, come il sottotitolo propone, può sembrare privo di senso, o fuori della storia contemporanea. In realtà è l'augurio che Mons. Leuzzi fa ad ogni uomo e donna di scoprire che ciò che ci è stato insegnato è troppo poco o forse troppo idealistico. C'è bisogno di un tempo nuovo per riflettere che la modernità non è stata ancora compresa e che il cristianesimo è la chiave interpretativa di essa. Ai battezzati la grande responsabilità di vivere questa modernità e di testimoniarla e all'uomo contemporaneo la gioia di accoglierla come dono.