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Il testo costituisce il naturale proseguimento del saggio precedente dello stesso autore "La grazia nella debolezza. L'esperienza spirituale di André Louf" (2012). Si tratta di un ulteriore meditazione sull'opera spirituale di André Louf al confine tra la riflessione spirituale e il manuale d'iniziazione. Discernimento e accompagnamento spirituale sono congiunti e correlati perché entrambe queste dimensioni della vita secondo lo Spirito aiutano il credente a conoscere meglio se stesso e il Signore e a seguirlo più da vicino con rinnovata fiducia e perseveranza. Padre Louf era convinto che la valorizzazione dell'arte del discernimento e della pratica dell'accompagnamento spirituale fossero indispensabili e che, tenendo conto dell'affinamento delle sensibilità e della psicologie moderne, potrebbero essere decisive per il futuro della fede nel XXI secolo. Si tratta in ultima analisi di un atteggiamento di vita spirituale, un modus vivendi, di riconoscimento dell'azione salvifica di Dio nella propria esistenza con l'atteggiamento di chi, con tutta umiltà, non pretende di avere la risposta a tutte le domande ma percepisce la vita spirituale come una continua opera di conversione e abbandono all'azione della grazia.