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Il presente volume è come un cartello per invitare alla festa e condividere con altre e altri l'allegria di cose che sono state scoperte e inventate in contrasto con l'orizzonte della mancanza. Con la vittoria del capitalismo sul comunismo doveva ripartire la festa del progresso, che però passo passo mostra la sua trama soffocante. Il libro invita ad un'altra festa in cui si sappia mettere in comune ciò che si sente buono e godibile, nonostante il molto che manca. Condividere permette che ciascuno porti il meglio, che ha dentro di sé, e fa sì che questo bene, messo a disposizione, nello scambio si accresca. Un'attenzione alla differenza femminile ha dato la possibilità di leggere il farsi del presente non solo nelle misure che cambiano, nei rovesciamenti del simbolico, nel desiderio di esserci in prima persona - senza deleghe -, ma anche nell'impronta femminile data ai movimenti politici di questi anni, che, forse proprio per la presenza di donne, hanno preso la forma della festa. Diotima è una comunità filosofica femminile, nata presso l'Università di Verona nel 1984: le donne che ne fanno parte, alcune esterne altre interne alle istituzioni accademiche, sono accomunate dall'amore per la filosofia e la fedeltà a se stesse.