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L'intellighenzia del '500 si riallaccia idealmente alla Grecia classica e tenta di far rinascere un concetto di educazione ispirato all'utopia. Ecco perché l'espressione paideia rinascimentale è sembrata appropriata a questo lavoro, volto non solo ad indicare un modo di pensare l'educazione, ma a segnalare un avvenimento epocale: il tentativo di ripensare l'educazione ex novo rispetto agli ultimi secoli della cristianità. Questa è la forza dell'educazione rinascimentale che si riappropria della consapevolezza di essere una sfida perenne. In quest'ottica l'educazione diverrà oggetto di scienza, rimarcando la sua imperfezione presente e, per contro, la sua perfettibilità futura, giacché acquista due dimensioni distinte: fattuale e concettuale. L'educazione, insomma, trova la sua seconda nascita e si intreccia col piano dell'utopia, come emerge da alcuni testi esemplari sulla "civil conversazione", qui presi in esame.