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Un Dante luciferino? Un Lucifero non solo dantesco? Comunque un Lucifero «vispistrello» e traditore sempre, come Ulisse pipistrello e in «folle volo» verso la conoscenza, come il serpente ingannatore, come l'eucarestia parodiata dal conte Ugolino e l'arcivescovo Ruggeri, e poi da frate Alberigo e Branca Doria: queste alcune fra le più clamorose manifestazioni diaboliche del basso Inferno nell'opera di Dante. L'inganno e il tradimento dell'uomo, degli angeli, di Dio sono profondamente radicati nella tradizione biblica: attraverso un'indagine nelle fonti classiche, scritturali, patristiche, esegetiche, scolastiche, e quelle medievali di favolistica, enciclopedie, Bestiarî e iconografia, brulica il mondo erroneo di questo libro sorprendente che apre scorci nuovissimi sul diabolico codice del male descritto nella Commedia. Un ampio ed emozionante apparato di immagini arricchisce il volume.