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Il volume, contiene l'edizione di 184 diplomi di laurea dell'Università di Pavia nel primo '500. Gli atti di licenza e di dottorato editi in questo volume costituiscono dunque una fonte per la ricostruzione di un aspetto fondamentale della vita cittadina quale l'organizzazione dell'Almum Studium Papiense e la fortuna di cui esso godette in questo periodo. Compimento di un corso di studi individuale, il diploma di laurea restituisce anche l'immagine delle Universitates studentesche e dei Collegi dottorali, confermandosi quale "deposito" di una ricca messe di dati sul magistero di docenti illustri e meno noti, sull'identità di scholares e di neo dottori, sul rilievo che nella prima età moderna Pavia conservava entro i flussi studenteschi che percorrevano il continente europeo. Grazie al magistero di giuristi, medici, artisti e teologi debitori delle più aggiornate correnti filosofiche, lo Studio pavese emerge dai suoi diplomi di laurea quale organismo ancora in grado di sostenere con una formazione qualificata le ambizioni e le speranze di sudditi del Ducato di Milano, ma anche di studenti provenienti dalla Francia, dalla penisola Iberica, dai Paesi Bassi, dalla regione germanica.