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La storia dell'Università di Pavia si arricchisce di nuovi particolari grazie alla pubblicazione della documentazione relativa agli anni 1461-1463. Dall'edizione qui proposta di fonti inedite, che fa seguito ai volumi n. 21 e n. 38 della collana "Fonti e studi" e che si pone nel solco del Codice diplomatico dell'Università di Pavia curato da Rodolfo Maiocchi, si ricavano interessanti indicazioni sul numero e sulla vita quotidiana degli studenti italiani e stranieri, sull'organico accademico, sulle elezioni rettorali, sui rapporti tra i Collegi dei dottori e il cancelliere da un lato, e il potere ducale dall'altro. Emerge così la crescente influenza del duca, diretta o mediata attraverso i propri rappresentanti, sull'attività della Facoltà di giurisprudenza e su quella di medicina e arti, sulla gestione complessiva dello studio specie quando il coinvolgimento degli studenti stranieri rischiava di compromettere le delicate relazioni diplomatiche. Per questo triennio i documenti testimoniano inoltre lo stretto legame che intercorreva tra i funzionari sforzeschi e l'insegnamento del diritto, tra i professori di medicina e la corte ducale.