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Il volume prende in esame le politiche e gli interventi più significativi promossi in ambito europeo, dal dopoguerra ad oggi, in materia di istruzione e formazione. L'Unione europea è andata definendo in modo graduale lo scenario politico-valoriale e le strategie per supportare la partecipazione e la cooperazione multilaterale tra gli Stati membri. Le misure adottate dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione vengono qui presentate come strumenti per incrementare il funzionamento delle scuole e prevedere nuove opportunità di innovazione didattica tese a far acquisire le competenze necessarie per esercitare a pieno il diritto di cittadinanza. L'investimento nel capitale umano, sottolineato dallo stesso Trattato di Lisbona, chiama direttamente in causa il contributo che l'istruzione e la formazione possono fornire al miglioramento della società e alla formazione delle giovani generazioni. Il confronto tra i modelli educativi, le scelte organizzative e le strategie didattiche adottate dai Paesi aderenti all'Unione europea permette di far emergere i punti di forza e di debolezza delle diverse soluzioni, così da capitalizzare quanto di buono è stato realizzato ed evitare il ripetersi di errori. Questo lavoro, pertanto, nel ricostruire le decisioni prese a livello comunitario, intende analizzare in che misura queste ultime siano state effettivamente in grado di migliorare il servizio scolastico a garanzia del successo formativo di ciascun alunno.