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Il volume è dedicato al cosiddetto giorno delle bottiglie, una pratica popolare e tradizionale del Centro-Sud che, attraverso i suoi protagonisti, si è diffusa anche altrove. La produzione casalinga di grandi scorte di salsa e pelati a lunga conservazione coinvolge tutta la famiglia e avviene principalmente nelle aie e nei vicoli dei paesi, dove il legame con la memoria e la natura è più forte, ma anche nelle case, nelle cantine e nei garage di città; implica inoltre il riciclo dei contenitori, valorizza il prodotto locale e riduce i costi di trasporto. Eseguita tra agosto e settembre, esercita il suo benefico effetto per tutto il tempo in cui i preziosi recipienti di salsa vengono custoditi nella dispensa, insomma fino al loro consumo. Il giorno delle bottiglie e la relativa dispensa esprimono solarità e fiducia nel futuro, facilitano le relazioni familiari e proteggono l'unità inscindibile di anima e corpo. Questo sapere, basandosi sulla cultura micro-comunitaria del dono, del rito e della reciprocità, costituisce la vera base della dieta mediterranea, tutelata dall'Unesco per la sua salubrità, per la sua sostenibilità ambientale e per il suo valore di civiltà. Dietro le ridondanze simboliche positive dell'alimentazione italiana c'è anche questa pratica creativa e anonima che, senza spese e senza spettacolarità, si è tramandata di generazione in generazione restando finora nel sommerso.