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Nell'archivio dei Fondi Storici della Biblioteca Civica d'arte di Modena sono conservate le minute degli Studi per un'operante storia del territorio, un atlante incompiuto e inedito al quale Saverio Muratori ha lavorato, con la collaborazione di Renato Bollati, Sergio Bollati e Guido Marinucci e con il contributo di Alessandro Giannini, tra il 1969 e il 1973, anno della sua morte. Questo testamento muratoriano quasi dimenticato è il corpus di studio che l'autore ha scelto di indagare. Più che un lavoro interpretativo o di ricostruzione delle ultime carte di Muratori, che vengono analizzate in un serrato confronto con l'opera teorica che le precede, il saggio Civiltà e territorio del 1967, il libro delinea un'esplorazione la cui finalità travalica i confini dell'oggetto stesso. Il territorio, la sua logica compositiva, i modelli del mondo sono descritti alla ricerca degli elementi logici sui quali si fonda la contemporanea concezione di spazio territoriale, quello spazio che ha cessato di contrapporsi alla città, quello spazio che ha annullato l'opposizione tra natura e cultura e nel quale agisce oggi ogni progetto di architettura. Il volume si rivolge principalmente ad architetti, urbanisti e geografi interessati oggi a due particolari problemi.