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L'occupazione nazifascista di Roma e dell'Italia fino alla liberazione della capitale colta con l'occhio vigile e riflessivo di un sorprendente intellettuale, la guerra vissuta nella quotidianità dei piccoli gesti ma anche nella generosità e nell'eroicità delle scelte che imponeva, i timori e l'ansia per le sorti della patria tanto amata vissuti nella trepidazione di una fede genuina e profonda: tutto questo è il diario di Mario Mazza (dal 26 luglio 1943 al 5 giugno 1944), un documento unico per profondità riflessiva e sensibilità umana nella pubblicistica riguardante la seconda guerra mondiale. Volume con inserti fotografici d'epoca.