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Il testo porta a compimento la ricerca clinica dell'autore sui "corpi familiari" iniziata negli anni Novanta del secolo scorso. È dedicato alla nuova generazione di clinici che vogliono orientarsi in senso familiare. Essi sono accompagnati in un viaggio iniziatico che attraversa culture, tempi e luoghi. Musei, luoghi ameni, "età dell'oro", ricerca di tradizioni, opere di scultura e di pittura, servono a delineare le tappe del viaggio per far emergere i corpi familiari nel loro contesto vitale e nelle loro qualità relazionali profonde. È infatti straordinario rilevare come al di là delle molteplici differenze di forme familiari (il visibile) vi siano comunanze, specie "simboliche". Ma non facciamo forse parte di una comune umanità? A seguire vengono delineati i principi teorici, la metodologia e le tecniche di lavoro clinico proprie dell'orientamento dei corpi familiari, con particolare riferimento all'"incorporazione" e al transfert generazionale nelle sue diverse manifestazioni. Viene successivamente presentata la concezione drammaturgica che guida l'intervento clinico. Le trame e gli intrecci che chiudono il testo servono proprio a offrire evidenza su come e a quale scopo entrare nel vivo dei corpi familiari.