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Un'originale storia delle idee, un'indimenticabile iconografia del potere in una prospettiva inedita sulla centralità del pensiero liberista in politica. Attraverso un'analisi coinvolgente e documentata Appelbaum ripercorre l'ascesa degli economisti dall'amministrazione Kennedy in poi, prima negli Stati Uniti e quindi nel resto del mondo: le loro idee hanno trasformato la modernità limitando l'agire dei governi, liberando le grandi aziende e accelerando la globalizzazione. Il loro principio guida era che il governo dovesse astenersi dalla gestione dell'economia e l'idea di fondo che il liberismo avrebbe garantito una crescita costante. Il "tempo degli economisti" non ha però mantenuto la promessa di prosperità per tutti: la fiducia completa nei mercati al centro della politica è andata a scapito dell'eguaglianza economica, della salute della democrazia liberale, delle generazioni future. "Il tempo degli economisti" è una resa dei conti e un appello a riscrivere le regole del mercato.