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Cristina di Svezia (1626-1689) fu protagonista di una delle più singolari vicende umane della storia europea. Divenuta regina nel 1632, alla morte del padre Gustavo Adolfo, dal 1644 regnò da sola, proteggendo le lettere e le arti e chiamando a corte i più celebri dotti del tempo (primo fra tutti Cartesio). Poi, nel 1654, la sorprendente conversione al cattolicesimo, l'abdicazione e il trasferimento a Roma. Qui la regina frequentò la corte papale, partecipò a maneggi politici di vario tipo (fomentò tra l'altro una fallimentare rivolta antispagnola nel Regno di Napoli) ma soprattutto fondò nel suo palazzo alla Lungara un cenacolo artistico che ne fece l'autentica dominatrice della vita culturale romana.