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Hanno tra i sedici e i diciassette anni e non permettono a nessuno di dire che l'adolescenza è la più bella età della vita. Non lo è per Davide, che ha perso il padre ed è cresciuto al CEP, sul lato sbagliato di Cagliari, prima di finire al minorile per una storia di lame. Non lo è per Chanel, che si vergogna del proprio nome e dal CEP è andata via grazie all'uomo che l'ha messa al mondo: Marione Santorsola detto su Becchinu. Vecchia gloria del pugilato e leggenda della piccola malavita, Marione ha chiuso col passato e ha aperto una palestra poco fuori dal quartiere. Ma l'adolescenza è complicata pure per Filippo, un rampollo di buona famiglia, che ha il vizio della coca, frequenta delinquenti di periferia e si atteggia a balordo. Davide boxa e sogna di tirarsi fuori dal CEP a furia di pugni. Chanel ha imparato a boxare dal padre e sogna di diventare scrittrice. Filippo sogna l'ultima "miss Cagliari" e dovrà imparare a combattere. Basta un niente e le vite dei tre deragliano. Tutti hanno un conto da regolare: Davide con il tipo che ha accoltellato, Filippo con quelli che credeva amici e invece l'hanno fregato, Chanel con le coetanee ricche che la disprezzano. Nella palestra di su Becchinu le loro esistenze si intrecceranno come i corpi che "legano" sul ring, mentre l'amore manda i cuori al tappeto. A neanche trent'anni, Lorenzo Scano compone un noir tagliente quanto certe "barre" del rap old school e romantico al pari dell'epica della strada. "Via libera" è il manifesto implacabile di una generazione smarrita tra Instagram e il selciato.