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"Sono le sei, dalla piccola finestrella della mia camera comincia a penetrare la prima luce del mattino. Apro un occhio, poi un altro. Non c'è fretta, in questa isola il tempo scorre a una velocità differente rispetto al resto del mondo. Comincio a percepire i primi suoni, i primi rumori. Gli ultimi insetti della notte, le due galline che cominciano a muoversi, le sento camminare in tondo lungo l'aia, becchettare sul terreno arido. Poi uno stridio acuto e prolungato mi fa capire che i gabbiani stanno cominciando ad agitarsi, ormai il sole deve aver superato la linea dell'orizzonte." È così che Mauro Morandi inizia il racconto della sua appassionante storia di "eremita contemporaneo". Svelandoci come trent'anni fa sia partito in catamarano per raggiungere la Polinesia e abbandonare per sempre il mondo occidentale, ma un problema di navigazione l'abbia costretto a fermarsi nell'arcipelago della Maddalena. Lì ha scoperto l'isola di Budelli, dove il guardiano avrebbe lasciato il suo incarico appena due giorni dopo. Ed è quando il destino ci mette lo zampino che quella fantastica avventura che è la vita non può che prendere una direzione unica e sorprendente.