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Nel reparto di un ospedale psichiatrico dell'Oregon, malati inguaribili sono segregati tra pareti impietose e diretti con pugno di ferro da Miss Ratched, la "Grande Infermiera". Tutti ne sono succubi. Ma un giorno arriva McMurphy, un irlandese cocciuto, spavaldo, allegro e ribelle. Con l'aiuto di Bromden, risveglierà i pazienti ormai avviliti dalle "terapie" e riuscirà a portare una ventata di umanità e di calore... Un grande Kesey, le cui pagine, di volta in volta satiriche e burlesche, tragiche e terribili, lasciano un segno profondo e suonano come una denuncia tremenda e necessaria.
Lo leggo solo ora, ma è veramente meraviglioso. Scritto egregiamente. La storia e quello che si porta dietro lasciano veramente a bocca aperta, di come abbiamo potutto (e probabilmente si continua a farlo in altri modi) permettere una barbarie simile. Darei anche 6 stelle se non fosse che ho trovato diversi errori di stampa, sia di punteggiatura e parole scritte erroneamente, ma ancor più fastidiosa la qualità di stampa, veramente mediocre. In alcuni punti (pochissimi per fortuna) ho dovuto un pò interpretare cosa vi era scritto. C'è da dire che quello in mio possesso però non corrisponde a quello che vedo qui, stesso ISBN ma copertina diversa (sul verde con un nido in copertina).