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Benché non abbia mai conosciuto suo padre, Tenamáxtli è cresciuto come un principe nella remota Aztlan, piccola città ai margini dell'impero Mexìca, come gli aztechi chiamano se stessi. Eppure anche lì cominciano ad arrivare notizie inquietanti sui conquistadores, i bianchi che con le loro armi terrificanti hanno detronizzato l'imperatore e ora governano al suo posto. Per verificare le voci che si rincorrono, Tenamáxtli - insieme alla madre e allo zio - intraprende un lungo viaggio verso Tenochtitlàn, la capitale dell'impero. Giungerà in città appena in tempo per vedere suo padre giustiziato sul rogo per essersi ribellato agli spagnoli, e potrà constatare subito che le voci sono vere: il popolo Mexìca vive sotto il tallone di ferro dei conquistatori, che impongono la propria cultura e sfruttano le risorse del paese per arricchire se stessi e la corte di Spagna oltreoceano. Spinto dalla sete di vendetta e dall'amore per la propria gente, Tenamáxtli intraprenderà un lungo cammino per tutto l'Unico Mondo, organizzando la rivolta contro gli oppressori. Un viaggio affascinante nel crepuscolo di un mondo, dove lo scontro tra due civiltà fa da sfondo alla storia di un uomo che ama, soffre, combatte e perde. Ma non si arrende mai.