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Nella storiografia del Novecento la figura di Lenin è spesso filtrata attraverso l'immagine di un ideologo rigido. Tuttavia, dopo l'enorme mole di nuove informazioni emerse in seguito all'apertura degli archivi segreti dell'ex Unione Sovietica, Victor Sebestyen pone sotto una nuova luce il ruolo che la sua figura ha avuto nella Rivoluzione del 1917. Durante la Guerra fredda nessuno voleva che apparisse umano perché questo aspetto non si sarebbe accordato alle ideologie dominanti al di qua e al di là della Cortina di ferro. Voleva il potere e voleva cambiare il mondo ma, se è vero che, guidato dall'idea che il fine giustifica i mezzi, mentì senza vergogna al suo popolo, è altrettanto vero che fu un individuo complesso, tutt'altro che assente o insensibile, capace di amare e farsi travolgere dalle emozioni. Dalla Russia violenta, tirannica e corrotta in cui visse, agli scritti di filosofia ed economia marxista, fino alle relazioni con le donne della sua vita: la biografia definitiva di un personaggio controverso dai mille volti, con una nuova, sorprendente interpretazione.