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Da una parte c'è Joseph Blatter, dal 1998 presidente-padrone della Fifa per cinque mandati consecutivi, l'uomo che ha reso il calcio una macchina da soldi per sé e per i suoi sodali. Dall'altra c'è Andrew Jennings, giornalista d'inchiesta abituato a sporcarsi le mani: ha studiato la mafia a Palermo accanto a Giovanni Falcone, è stato cronista di guerra in Medio Oriente e Cecenia, ha rivelato la corruzione endemica del Comitato Olimpico Internazionale negli anni Novanta e da allora ha continuato a seguire la scia delle tangenti. Quando le loro strade si incrociano ha inizio un duello senza esclusione di colpi. Jennings incalza Blatter ogni volta che ne ha l'occasione, Blatter lo scredita agli occhi dell'opinione pubblica e lo bandisce da tutte le conferenze stampa ufficiali della Fifa. Ma il marcio che viene a galla è vastissimo: i Mondiali sono assegnati ai Paesi che sostengono Blatter nel consiglio direttivo della Fifa, le squadre dei Paesi ospitanti ricevono arbitraggi favorevoli, la compravendita dei diritti marketing e televisivi è pilotata. Le prove e i documenti raccolti da Jennings sono così schiaccianti che l'Fbi decide di acquisirne i dossier. "Omertà" è il racconto in prima persona di una battaglia lunga quasi quindici anni, è un'inchiesta serrata che si legge come un romanzo, un libro dedicato a tutti quelli che vorrebbero che il calcio tornasse a essere "solo" il gioco più bello del mondo.