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22 mesi e 23 numeri. Tanto è durata la vita editoriale di "Splatter",l'horror magazine italiano più condannato dalla censura, con una interrogazione parlamentare per istigazione a delinquere. Tra l'estate del 1989 e la primavera del 1991, in un'Italia dove "Dylan Dog" si avvicinava al leggendario milione di copie e Clive Barker impazzava coi "Libri di Sangue", una casa editrice romana coordinava un manipolo di artisti che avrebbero segnato il fumetto italiano degli anni Novanta: Brindisi, De Angelis, Ferrandino, Mari, Soldi - solo per citarne alcuni - gli stessi che ritroverete nelle sanguinolente storie di questo volume. Una selezione accurata che conserva e celebra lo stile di quel fenomeno editoriale che fu la rivista targata ACME, e tutto lo spirito dei suoi celebri pay-off di copertina: morti freschi a pezzettoni, squarci di cronaca e membra devastate. Introduzione di Dario Argento