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Un bambino chiuso, lento, sottovalutato dai maestri. Poi uno studente scostante, irrequieto, dai modi bizzarri. Un uomo dotato di un genio puro, le cui intuizioni contribuiranno a creare Colossus, il sistema in grado di decifrare le comunicazioni dell'esercito tedesco durante la Seconda guerra mondiale, e a porre le basi della scoperta che ha cambiato il mondo per sempre: l'intelligenza artificiale. Alan Turing è stato tutto questo, e anche altro: un personaggio ostico e indecifrabile, un uomo costretto negli anni Cinquanta alla castrazione chimica per il "peccato" di omosessualità, e da lì al suicidio avvenuto, coerentemente con l'ossessione dello scienziato per la favola di Biancaneve, tramite un unico morso a una mela avvelenata. Un simbolo, quello della mela morsicata, che è ormai un brand legato indissolubilmente al rapporto tra uomini e macchine.