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Un tanfo insostenibile nel settore 23, le urla agghiaccianti nelle stanze delle "riproduttrici", i corridoi-tunnel invasi dai rifiuti: è qui che lavora Nitnit, alter ego onirico di Doug. L'abbiamo lasciato nei pressi dell'alveare, all'arrivo della "nuova regina". Quella stessa misteriosa ragazza è ora inchiodata a letto, il ventre spaventosamente gonfio celato da una coperta, e una collezione incompleta di fumetti femminili anni Cinquanta. Con "The hive", secondo volume della trilogia di Charles Burns, continua il percorso a ritroso nei ricordi di Doug, un febbrile flusso di coscienza costellato di immagini e simboli ricorrenti, morbosi, riciclati inconsapevolmente dalla mente alienata del protagonista, prigioniero di un incubo dal quale è impossibile destarsi.