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Un ambizioso viaggio nella cultura. Ma quale cultura, e soprattutto quella di chi? È partendo da questa domanda che Donald Sassoon, in una monumentale analisi comparativa delle opere che hanno costruito l'immaginario europeo degli ultimi secoli, smantella la tradizionale distinzione tra cultura alta e bassa. Con l'occhio penetrante dello storico ne ripercorre lo sviluppo: da un mondo quasi analfabeta, disseminato di blocchi di conoscenza isolati da comunicazioni imperfette, fino a un presente interconnesso in cui un sapere fluido è accessibile a tutti. In particolare negli ultimi anni abbiamo assistito a un'esplosione dei consumi e la cultura si è rideclinata "come impresa e come professione": produce e distribuisce i propri artefatti su un mercato di massa, che si tratti di carta stampata, radio, cinema, televisione, fino alle più recenti tecnologie digitali. Partendo da questa concezione allargata e moderna di un concetto antico, Sassoon analizza i pezzi più amati del repertorio culturale dell'intera Europa, spaziando con naturalezza dal romanzo storico di Walter Scott alle strisce comiche di Asterix, dalle opere di Verdi ai brani pop scaricabili da internet, da Quo Vadis? a Harry Potter, da Godard a Dallas. Perché la cultura vive e si evolve nutrendosi di se stessa, in un continuo trasformarsi che conosce sì improvvisi scarti di gusto, ideologia, morale, ma in fondo oscilla continuamente tra la citazione e la dissacrazione.