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Nella nostra epoca ipertecnologica, ogni sapere deve rispondere a precisi e rigorosi criteri, se non vuole essere relegato nell'ambito della non-conoscenza, dell'ideologia, della superstizione. Ma non è sempre stato così. Oggi solitamente contrapposte, scienza e magia hanno in realtà una lunga storia in comune e un'origine condivisa: entrambe affondano le loro radici nella notte dei tempi, nel desiderio dell'uomo di raggiungere una conoscenza approfondita delle leggi della natura, per poterle poi sfruttare a proprio vantaggio. Attraverso numerose citazioni e un'antologia selezionata sulle scienze occulte dall'Antichità al Rinascimento, da Erodoto a Omero, da Apuleio a Paracelso, da Sant'Agostino a Marsilio Ficino, Federico Pastore interroga testi antichi e antichissimi per ricostruire la storia della magia e della sua repressione, i rapporti con l'elaborazione del metodo sperimentale, i legami con la scienza e le teorie sul mondo, per mostrare l'intima vicinanza di due approcci alla realtà che solo di recente hanno separato il loro cammino.