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Tra le tante passioni di Vittorino Andreoli c'è quella della fotografia, che per anni lo ha portato in giro per il mondo a posare il suo sguardo senza una meta, sulle realtà più diverse, sempre alla ricerca di ciò che si nasconde dietro l'apparenza. Dai fiori delle sue montagne ai grandi oceani e ai grandi deserti, dagli sperduti villaggi africani ai riflessi di luce sui grattacieli delle capitali d'America, dagli occhi dei barboni a quelli degli innamorati. Ma, confessa il grande psichiatra, "io sono un uomo fatto di parole" e le immagini sono sempre state un pretesto per scriverne le didascalie. Proprio dai testi che hanno accompagnato le sue fotografie prendono origine i racconti di questo libro, un diario di viaggio intenso e appassionato attraverso le strade e i destini dell'uomo.