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Educatori d'immoralità, cattivi maestri che "come prostituti" offrono il loro sapere a chiunque sia disposto a pagarlo, spregiudicati, ipocriti e capziosi: fin dall'antichità i sofisti hanno goduto di pessima fama, e bisognerà aspettare le parole di Hegel e più tardi Nietzsche per rivalutare "i veri maestri della Grecia antica". Ma i sofisti, personaggi controversi e sfuggenti, ribelli e temerari, furono i protagonisti della vita culturale ateniese del V secolo a.C. e diedero vita al primo grande movimento filosofico della storia dell'antichità, mettendo in crisi l'ordine di valori e i presupposti teorici del pensiero antico. In questo volume sono raccolte le testimonianze dei maggiori sofisti, da Protagora a Gorgia, da Crizia ad Antifonte, ne vengono spiegate le rivoluzionarie concezioni filosofiche e politiche, e la varietà delle problematiche etiche e metafisiche. Nell'introduzione sono illustrati i principali temi toccati dai sofisti e la complessità dei loro riflessi nella storia del pensiero occidentale.