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La Risurrezione di Cristo è l'affermazione centrale della fede cristiana. «Se Cristo non è risorto - non temeva di affermare san Paolo - la nostra predicazione è vana e vana è anche la nostra fede» (1 Corinzi 15,14). Sebbene questo misterioso evento non abbia avuto testimoni oculari, esso fu evocato e celebrato nell'arte di ispirazione cristiana dai primi secoli ai giorni nostri. Ma in che modo? Questo libro presenta, in ordine cronologico, una selezione di 50 opere d'arte di diverse epoche, differenti origini geografiche, var. supporti, realizzate per svariati scopi. La più antica risale al IV secolo e la più recente è stata dipinta nel 2017. Ogni opera è riprodotta a piena pagina, accompagnata da un commento storico-artistico e teologico. Nel volume emerge la proficua tensione tra la tendenza preponderante nell'arte occidentale che raffigura la Risurrezione di Cristo come un'uscita vittoriosa dalla tomba, mentre l'arte degli Orienti cristiani e dell'Ortodossia ha preferito, dall'inizio fino all'epoca contemporanea, mettere in luce gli effetti salvifici della morte e Risurrezione di Cristo, rappresentando Cristo che discende agli Inferi ed estrae «con mano potente e braccio teso» (Salmo 136,12) Adamo ed Eva e tutti i Giusti dell'Antica Alleanza. Il libro colma un'anomala lacuna - non vi è, infatti, un testo di riferimento su questo argomento fondamentale - e presenta in una nuova prospettiva sia il carattere multiforme dell'arte cristiana che le recenti domande sul concetto stesso di Risurrezione che animano le discussioni tra i teologi europei dell'ultimo decennio.