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A cinque anni dalla morte di William Congdon, l'action painter che è stato tra i più significativi interpreti della School of New York e che ha risieduto stabilmente in Italia quasi dalla conclusione della seconda guerra mondiale, la Fondazione che gli è intitolata ha deciso di promuovere un originale iniziativa editoriale: tre volumi in cui è lo stesso artista, mediante una selezione dei suoi scritti, dei diari, delle lettere, degli schizzi, dei taccuini e degli album, a mostrare, attraverso una vastissima sequenza di dipinti, il fitto itinerario della sua ricerca espressiva. Nei propositi della Fondazione questi tre volumi sono il presupposto per nuove letture critiche del suo lavoro e per nuove attività espositive della sua produzione.