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Con questo volume, come dice la nota editoriale che l'accompagna, "ci troviamo di fronte a una delle più classiche aperture di un cassetto da tempo rimasto chiuso. Questo è potuto capitare anche a uno studioso come Ries, che aveva un archivio formidabile, oggi Archivio Ries per l'antropologia simbolica presso l'Università Cattolica di Milano". Tra il 2009 e il 2010, nel preparare la prolusione per la Laurea Honoris Causa che l'Ateneo milanese gli avrebbe conferito di lì a pochi mesi, il caposcuola dell'Antropologia religiosa fondamentale rinvenne alcuni suoi scritti interessantissimi, in buona parte inediti benché datati. La nomina a cardinale, che seguì nel 2012, rese impossibile per Ries (scomparso nel 2013) terminare la revisione di quelle carte. Tuttavia, in esse ritroviamo, come nell'intera sua Opera Omnia in corso di pubblicazione presso Jaca Book, il senso del Sacro e le sue costanti (Mito, Simbolo e Rito), oltre ai suoi commenti, che si rivelano sempre dei flash di lettura straordinari.