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Elie Wiesel afferma che, tra i differenti Commentari della tradizione ebraica, quello del rabbino di Troyes è "unico, differente, indispensabile". E esattamente così! A poco meno di un millennio dalla nascita, le sue spiegazioni dei passi biblici e talmudici rimangono insuperate. La sua interpretazione, focalizzata soprattutto sul senso letterale della Scrittura, ha rappresentato un nuovo inizio nel campo dell'esegesi. Né la sua fedeltà testuale significa aridità e abbandono della tradizione dedicata al senso allegorico, morale e anagogico; solo che il tutto si trova riplasmato e riutilizzato per precisare e arricchire il significato piano dei versetti. Comprendere pienamente i commenti di Rashi, specialmente per il suo abbondante uso delle fonti, non è e non è mai stato facile. Così, nel corso della storia, per elucidare il suo commento biblico sono stati scritti più di duecento commentari. Il presente lavoro intende svelare la profonda ed erudita sapienza che si nasconde nelle concise e spesso ellittiche spiegazioni di un passo. Limitandosi ai primi dodici capitoli dell'Esodo, esso fornisce anzitutto una traduzione del testo biblico e del Commento di Rashi; il Commento viene quindi approfondito attraverso i Supercommentari - che si sono spesso trasformati in nuovi commenti -, con l'aggiunta infine delle possibili ulteriori interpretazioni che del versetto si possono dare. Editoriale di Giuseppe Laras, prefazione di Azzolino Chiappini.